Da ormai diversi anni un gruppo di ragazzi non udenti tra i 17 e i 22 anni si incontra una volta alla settimana, inizialmente per seguire riabilitazione logopedica e successivamente per un lavoro di condivisione e confronto verso il raggiungimento di una ulteriore crescita sotto tutti i punti di vista. Tuttora si incontrano per proseguire il percorso di crescita e per raggiungere l’autonomia verso l’esterno. Al di là di questi incontri prefissati il Gruppo vive anche al di fuori di questo contesto formale, anzi è proprio in questo ambiente che il rapporto che li lega si fa forte e concreto. Per arrivare a ciò hanno superato non poche difficoltà, e il fatto di condividerle e sperimentarle ha permesso loro di sentirsi a tutti gli effetti parte attiva della società. Pur non negando il grosso aiuto che ha dato a questi ragazzi un percorso logopedico in senso stretto, sono state le esperienze comuni e le iniziative gestite in gruppo a maturare tutti gli aspetti legati alla personalità del singolo. Quest’ultima si forma e si plasma man mano nel tempo. Per cui avendo raggiunto questo livello, i ragazzi del Gruppo si sentono quasi “in obbligo” di proporre qualcosa di concreto ai più piccoli e di mettere in campo il loro vissuto. Questo non vuole essere un momento riabilitativo, non sono tecnici, né sanitari ma “amici” più grandi accomunati da difficoltà uditive fin da piccoli. Dopo un periodo di grande preparazione e progettazione insieme alla logopedista Patrizia Lupoli, nacque “Un cantiere di lavoro aperto” proposto a tutte le famiglie dell’associazione F.I.A.D.D.A. Umbria. L’obiettivo del progetto è quello di trasmettere ai più piccoli valori importanti quali amicizia, rispetto, lavoro e divertimento facendo esperienza comunicando e interagendo con gli altri tirando fuori il meglio di sé. La prima edizione del progetto, svolto nella primavera del 2015, consisteva nella costruzione di un teatrino per burattini e la creazione di quest’ultimi, basandosi su una storia fiabesca utilizzando ogni tipo di materiale, dalle tempere alle stoffe, dal polistirolo al legno. I bambini hanno potuto tirare fuori le proprie capacità creative e conoscitive attraverso l’ascolto e la condivisione con gli altri. La seconda edizione del progetto, attualmente in corso, ha puntato alla costruzione di un libro da parte di ogni bambino in continuità con la storia fiabesca della precedente edizione.
Per i nostri ragazzi è una grande gioia e soddisfazione vedere i loro “piccoli” amici, passo dopo passo, grandi crescite interiori e maggior consapevolezza delle proprie capacità al di là delle difficoltà uditive. Tutto ciò per “spianare” la loro strada che li attende per una vita migliore. Sicuramente migliore della nostra! “Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse all’oceano mancherebbe”. Madre Teresa di Calcutta
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AutoreScrivi qualcosa su di te. Non deve essere niente di ricercato, solo una descrizione generale. Archivi
January 2019
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